I miei libri

C’è ancora tempo

Storie di donne che resistono

di Paolo Miggiano

Prefazione di: Lorenzo Marone
Terra Somnia Editore
Immagine di copertina di PLAM Collective Ferrara
Genere: Saggistica – Non-Fiction
Pagine: 248
Collana: Strade
Mese/Anno di pubblicazione: luglio 2022
ISBN: 9788894538076
Prezzo: € 15,00

In un’Italia martoriata dai fenomeni criminali di tipo mafioso, molto spesso e, con buona ragione, ci si sofferma sulle tragiche storie di quelle numerose vittime.

In questo libro, tuttavia, non troverete alcun nome di persona uccisa in seguito ad azioni di mafia o terrorismo... L’autore, Paolo Miggiano, ne ha già scritto altrove, ma in questa occasione ha voluto cambiare registro per raccontare di storie meno "fenomenali" eppure altrettanto drammatiche, altrettanto dolorose e inaccettabili per una società che si vuole definire civile.

Si tratta di storie che pochi raccontano, forse perché non fanno notizia o perché tutt'al più utili per l'impianto di un talkshow televisivo strappa-lacrime.

In queste pagine si parla di Paolino e di sua madre Rosaria, di Salvatore e di sua figlia Anna, di Daniele con il suo amico Loris e di sua sorella Carmen, di Giuseppe e della moglie Carmela con la figlia Ludovica, di Rita e di sua figlia Vanessa e infine di un’antica storia di dolore, quella di Franco e di Elena, sua sorella.

Sono vicende con cui Miggiano tratteggia il profilo sfuggente di un'Italia distratta. Sono cronache dimenticate soprattutto dallo Stato: sono le storie delle vittime della criminalità comune. Il sangue versato da costoro è dello stesso colore di quello delle vittime delle mafie e del terrorismo ma è di un rosso che appare sbiadito.

Nel nostro Paese l'attenzione attribuita alle vittime della criminalità viaggia su un doppio binario: sul primo scorre tutta la solidarietà che lo Stato, giustamente, offre alle vittime (e ai familiari superstiti) delle mafie, del terrorismo e ai caduti nell’adempimento del proprio dovere. Sull’altro scorre la quasi totale indifferenza che determina la negazione di adeguate forme di tutela e di indennizzo per chi cade sotto i colpi di criminali cosiddetti "comuni". In Italia, evidentemente ci vuole fortuna pure nel morire ammazzati...

Se a uccidere è un proiettile esploso da un mafioso o da un terrorista, lo Stato aiuterà i famigliari con misure di sostegno che renderanno la loro vita meno difficile. Ma se ad uccidere è il coltello di un coetaneo, la violenza di un compagno geloso, il gesto di un rapinatore, di uno scellerato che spara all’impazzata la notte di Capodanno, in questi casi sarà molto più duro per chi resta affrontare il futuro, specialmente se vedove, madri, figlie...

Paolo Miggiano racconta le vite letteralmente strappate di alcune di queste donne e della loro capacità di resistere e reagire al terribile torto subito. Donne che meriterebbero massimo rispetto e grande solidarietà mentre, al contrario, sono vittime trasparenti che lo Stato non riesce a vedere.

I diritti d’autore del libro sono donati in beneficenza a favore di Lucia Di Mauro, vedova di Gaetano Montanino, per sostenere il reinserimento sociale e lavorativo di uno degli autori dell’assassinio del marito.

Echi lontani

Voci per Nina e Antonio

Terra Somnia Editore
Genere: Saggistica – Non-Fiction - Romanzo
Pagine: 306
Collana: Strade
Mese/Anno di pubblicazione: novembre 2022
ISBN Libro: 978-88-945380-9-0
Prezzo Libro: € 20,00

Un'isola sferzata dal vento
Una chiamata di emergenza
Una missione di soccorso
Un campo sportivo
Un elicottero
Antonio, elicotterista della Polizia di Stato Nina, infermiera di Procida

Dovevano salvare un ragazzo, muoiono entrambi a causa di un elicottero impazzito.

La storia di Nina e Antonio rischia di essere dimenticata, ma nell’anno in cui Procida è Capitale Italiana della Cultura, Paolo Miggiano, con Echi lontani ci richiama al dovere della memoria, alla rievocazione di quel loro sacrificio. Procida ha dato molto a tanti. A Nina e ad Antonio sembrerebbe invece aver tolto tutto. Ma è stata veramente Procida a farlo? Se furono altri i responsabili, avranno pagato per le loro colpe?

E allora, ecco che 27 anni dopo la tragedia, quel grido silenzioso di Nina e Antonio viene colto per dare vita a una serie di iniziative culturali in loro memoria. Un progetto editoriale rievocativo della vita e della scomparsa di due giovani della nostra terra del Sud che non volevano diventare eroi, ma fare soltanto il proprio dovere. Così nasce questo libro e così, la sera del 26 di novembre 2022, dall’altura di Terra Murata, nell’abbazia di San Michele Arcangelo, ancora una volta sono riecheggiate a Procida le loro parole, le loro voci, durante lo spettacolo L e mie lacrime non le vendo – Dialogo tra la donna dell’isola e l’uomo della barca , testo di Paolo Billi e Davide Forbicini, sulle note del Maestro Luca Signorini al violoncello, con le voci di Viviana Venga e Fulvio Accogli.

Le voci per Nina e Antonio.

Il progetto editoriale, pensato come uno scrigno di memoria, come un luogo dove raccogliere l’intero svolgersi degli eventi che portarono alla tragedia di Procida e ai successivi sviluppi affinché le future generazioni ne possano avere traccia, è diviso in quattro sezioni.

La prima, intitolata Cielo tagliente – Indagine a bassa quota è la ricostruzione romanzata – e in quanto tale soltanto ispirata alla vicenda e non necessariamente rispondente ai reali fatti accaduti, dello svolgersi degli accadimenti che portarono alla tragedia di Procida.

La seconda è la riproposizione di un Dialogo impossibile tra la figura di Antonio e un non meglio definito amico.

La terza sezione contiene la riedizione aggiornata del volume Morire a Procida, pubblicato a un anno dalla tragedia, con le testimonianze degli amici e dei colleghi di Nina e Antonio: è un documento ancora straordinariamente vivido che fa comprendere chi fossero realmente queste due belle persone.

La quarta e ultima sezione contiene il testo dello spettacolo teatrale Le mie lacrime non le vendo – Dialogo tra la donna dell’isola e l’uomo della barca , riproposto nell’ambito delle iniziative di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022.

ISTANZE POETICHE

Fottutissimi pensatori in liberi versi

di Alessia Guerriero e Paolo Miggiano
Illustrazioni di Arianna e Oreste Montinaro
Prefazione di: Vincenza Alfano
Terra Somnia Editore
Immagine di copertina di PLAM Collective Ferrara
Genere: Poesia
Pagine: 97
Collana: Fuoricollana
Mese/Anno di pubblicazione: luglio 2020
ISBN: 9 788894 538007
Prezzo: € 10,00
Dal mese di luglio 2020 è in distribuzione il mio ultimo libro, scritto con Alessia Guerriero ed illustrato da Arianna e Oreste Montinaro.

Per richiederlo, scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

QUESTA E LA SINTESI DI ISTANZE POETICHE

L’incontro tra due liberi pensatori e due giovani creativi è il risultato di Istanze Poetiche: una raccolta illustrata in liberi versi sui generis. Essa dà vita ad un gioco imperfetto di parole immaginate prima ancora di essere costruite, secondo un’architettura di suono e di senso.

Le Istanze Poetiche, tenute nei taccuini di Alessia Guerriero e nel cassetto di Paolo Miggiano trovano spazio in un alternarsi di versi, fondendosi come se non ci fosse un confine alle loro singole individualità.

Come operai della parola, Paolo Miggiano descrive poeticamente, Alessia Guerriero astrae poeticamente, dando corpo e forma ai loro liberi versi, mentre l’indispensabile e prezioso tratto di Arianna e Oreste Montinaro ne coglie l’essenza, restituendo alla parola una dimensione creativa e onirica.

BIOGRAFIA DI ALESSIA GUERRIERO

ALESSIA GUERRIERO, nata a Santa Maria Capua Vetere, vive a Caserta. Di formazione giuridica, percorre la strada dell’impegno civile. Per anni si è dedicata al teatro di ricerca. Scrive per Arti e Spettacolo di SIEDAS (Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo). Ideatrice della rassegna letteraria itinerante #discorsiindivenire, con l’idea di portare la letteratura e l’arte in luoghi non convenzionali.

 

 

L’ALTRO CASALESE

Domenico Noviello, il dovere della denuncia

Di Girolamo Editore www.digirolamoeditore.com
Immagine di copertina: Castel Volturno, Oasi dei Variconi di Salvatore Marcello
Genere: Saggio non-fiction
Pagine: 178
Collana: Linea di difesa
Mese/Anno di pubblicazione: maggio 2019
ISBN Libro: 978-88-97050-67-4
Prezzo Libro: € 16,00

Dal mese di maggio 2019 è in distribuzione l’ultimo mio libro L’altro casalese. Domenico Noviello, il dovere della denuncia, pubblicato nella collana Linea di difesa che dirigo dalla casa editrice di Girolamo di Trapani.

QUESTA È LA SINOSSI DE “L’ALTRO CASALESE ”

Ci sono storie che vanno raccontate. Per senso della memoria, perché rappresentano un pezzo importante della nostra storia. Vanno narrate anche quando accadono a Casal di Principe o a Castel Volturno. È terra del clan dei casalesi che, in un capovolgimento semantico e culturale, ha scippato il nome ad una comunità. Ma questi sono luoghi in cui vivono soprattutto tante persone perbene. Domenico Noviello era una di queste. Uno degli “altri Casalesi”. Uno dei veri Casalesi.

In questo volume ne ripercorro l’impegno antiracket e la rettitudine morale, testimoniata oggi dai figli, che mostrano, con fragile fierezza, il loro dolore di sopravvissuti all’immane tragedia. L’altro Casalese è un libro sulla camorra e l’anticamorra, ma restituisce dignità narrativa a una persona che non si è chinata alle imposizioni dei clan. Quella di Domenico Noviello è una storia importante. Una storia non proprio troppo comune, ma che può ripetersi e accadere ovunque. La sua è la storia di un uomo che non voleva affatto diventare un eroe, ma essere solo un uomo normale. Noviello fu ucciso perché lasciato solo. Per la sua morte ci dobbiamo sentire tutti un po’ vittime, ma anche un po’ carnefici. Per questo la sua è una storia che dobbiamo conoscere.

 

NA K14314

Le strade della Méhari di Giancarlo Siani

Alessandro Polidoro Editore
https://www.alessandropolidoroeditore.it
Immagine di copertina: Adriano Corbi
Quarta di copertina: Roberto Saviano
Genere: Saggio Non-Fiction
Pagine: 243
Collana: Altro Parallelo
Mese/Anno di pubblicazione: maggio 2018
ISBN Libro: 9788885737105
Prezzo Libro: € 18,00

Dal 10 maggio 2018 è in distribuzione il mio nuovo libro “NA K14314. Le strade della Méhari di Giancarlo Siani”, saggio non-fiction di impronta nettamente giornalistica, edito dalla collana Altro Parallelo della alessandropolidoroeditore.it, una casa editrice tra le più affermate esperienze editoriali campane.

In una scrittura sociale, suggellata dalla quarta di copertina scritta da Roberto Saviano, ripercorro le tappe di un viaggio compiuto personalmente a bordo della Méhari di Giancarlo Siani in Italia ed in Europa.

Questa è la sinossi di NA K14314:

Quello della Méhari di Giancarlo Siani, cronista napoletano ucciso dalla camorra, è un viaggio particolare. Iniziato, o forse sarebbe meglio dire ripreso, il 23 settembre 2013, proprio ventotto anni dopo quella violenta sera di fine estate. La Méhari è ripartita da lì, dalla strada che avrebbe percorso il 24 settembre 1985: da casa fino a via Chiatamone, presso la sede de Il Mattino, il quotidiano dove Giancarlo, ancora “abusivo”, scriveva da anni e raccontava fatti di camorra e non solo.

Con NA K14314 Paolo Miggiano racconta non solo la cronaca del viaggio della Méhari, ma soprattutto il senso del viaggio: sostenere istanze finalizzate a una reale e concreta tutela giuridica delle vittime dei reati intenzionali violenti ed essere simbolo della libertà di stampa e di una concreta ed efficace lotta alle mafie. Un viaggio, in Italia e in Europa, che cattura e rapisce perché - tra le tante domande che ancora aleggiano sulle zone d’ombra di una morte così assurda e ingiusta - racconta di un ragazzo normale dal tempo breve, reso eccezionale dalla ferocia del crimine; e perché evidenzia quanto sia fondamentale proseguire l’impegno nella lotta alle mafie, attraverso il sinergico coinvolgimento di istituzioni, associazioni e cittadini. Di tutti. Nessuno escluso.  

Questa è la quarta di copertina di Roberto Saviano

Ho conosciuto Paolo Miggiano quando ho guidato la Méhari di Giancarlo Siani a Napoli, a settembre del 2013. Paolo Miggiano racconta quella giornata e descrive il percorso della Mehari notando come, quel giorno, man mano che il percorso proseguiva dal Vomero a Chiaia, la presenza di persone e telecamere diminuiva invece che aumentare; registra l’assenza di quella Napoli per bene che quando ci deve essere non c'è mai. Di quella Napoli sempre pronta a difendere Napoli al bar, per strada, su Facebook, ma che raramente si scomoda per esserci, quando fare numero non è solo importante, ma è proprio fondamentale. Dove tutti sono eroi non lo è più nessuno. Dove tutti sono bersaglio non lo è più nessuno.  

Roberto Saviano

LA GUERRA DI DARIO

Vivere e morire a Napoli

TraLeRighe Libri - Libri come pietre d’angolo http://www.tralerighelibri.it
Prefazione di: Vincenza Alfano
Genere: Non-Fiction
Pagine: 80
Mese/Anno di pubblicazione: aprile 2018
ISBN Libro: 788832870367
Prezzo Libro: € 13,00
Questo libro è vincitore del Premio Nabokov 2017.

Dal mese di maggio 2018 è in distribuzione il mio nuovo libro “LA GUERRA DI DARIO. Vivere e morire a Napoli, non-fiction, edito da TraLeRighe Libri, una casa editrice tra le più affermate in campo nazionale. In una scrittura sociale, suggellata dalla colta prefazione della scrittrice Vincenza Alfano, ripercorro alcune storie vere accadute a Napoli e in Campania.

QUESTA È LA SINOSSI DI “LA GUERRRA DI DARIO”:

“La guerra di Dario” è una selezione di storie di vittime innocenti della criminalità e del dovere. Spesso si raccontano le mafie, le camorre, il male in genere in quanto narrazione importante, perché il nemico se c’è lo devi conoscere. Così a finire su un libro, sullo schermo di un cinematografo o di una televisione sono sempre più spesso le storie dei criminali, dei camorristi, magari pentiti, o al massimo dei morti ammazzati illustri. Il più delle volte è il male che prende la scena! Ci sono, però, altre storie che meritano di essere raccontate, quelle degli umili, dei troppo dimenticati dalla storia, quelle che non appassionano. Ma a farlo sono in pochi. Sono le storie dei più deboli, dei vinti che, comunque, non devono cadere nell'oblio di chi non ha più voce per colpa del crimine o della poca attenzione alle regole. In una “scrittura sociale” appassionata, Paolo Miggiano presenta le storie di questi cittadini. Federico Del Prete, l’ambulante solo, che, in un’Italia di pavidi, di faccendieri, di corrotti e di collusi seppe resistere. Annalisa Durante, una bambina uccisa non nelle favelas di Buenos Aires, in Honduras, in Bangladesh, ma nel cuore di Napoli. Antonio Landieri, un giovane disabile che fu ucciso in un agguato di camorra. Gelsomina Verde, uccisa e data alle fiamme per non aver voluto svelare il nascondiglio, che non conosceva, di un giovane condannato a morte dai clan. Dario Scherillo, un giovane di ventisei anni, ucciso per errore, perché troppo somigliante al bersaglio dei killer. Fabio De Pandi, un bambino di undici anni, che in una infuocata notte d’estate incrociò la traietto- ria di un proiettile vagante. Infine Antonio Raimondo, un elicotterista della Polizia di Stato, rimasto vittima, insieme a Gaetanina Scotto di Perrotolo, l’infermiera del presidio ospedaliero dell’isola di Procida, di un incidente aereo durante un soccorso.

QUESTO È L’INCIPIT DI UNA STORIA: ANTONIO NON POTEVA SAPERE:

«Antonio, ‘O T, l'Extraterrestre, come lo chiamano nel quartiere gli amici, non può giocare a bigliardino e se ci prova lo fa con molta difficoltà. Si, con molta difficoltà, perché Antonio non cammina. Non può camminare come vorrebbe. Una brutta malattia, una paralisi infantile, dovuta a complicazioni da parto, glielo impedisce. Che ne sa Antonio che lì, proprio sotto casa sua, dove ogni tanto va a vedere i suoi amici giocare a bigliardino, è il luogo dove i guaglióni di ‘O Milionario spacciano la droga? E come fa Antonio, in questa fredda sera di novembre, a sapere che tra i clan del suo quartiere è finita la pace?
Come può sapere che proprio lì, a via Labriola, nella zona dei “Sette palazzi”, tra un po’ si scatenerà l’inferno? Intanto la sera prima, Cesare Pagano, amico/nemico di ‘O Milionario - al suo quartier generale, ha riunito il gruppo, che si fa chiamare degli “scissionisti”, di cui vuole diventare il capo. Agli scagnozzi, che come lui non sono soddisfatti di come vanno le cose con ‘O Milionario, deve fare delle comunicazioni impor- tanti. Cesare li deve avvertire che la guerra sta per cominciare».

FUORI TUTTO

AA. VV. a cura di Raffaella Porreca Salerno

L’erudita (http://www.lerudita.it)
Immagine di copertina: Maurizio Ceccato
Genere: Racconto
Pagine: 87
Collana: L’Erudita
Mese/Anno di pubblicazione: Marzo 2018
ISBN Libro: 978-886770-359-3
Prezzo libro: € 12,00

Eliana è un’avvocatessa di successo con la passione per l’arte. La sua vita è apparentemente perfetta: ha una figlia brillante, Evelyn, un marito scrittore, Haruki, e un cagnolino dal nome curioso. D’improvviso, l’incantesimo si rompe: il marito scompare e la figlia, per quanto l’ami, non riesce a non darle la colpa. Eliana crolla. Decide allora di andare in analisi rivolgendosi al dottor Zucchini, che le consiglia di privarsi di ogni oggetto che possa in qualche modo rievocarle il ricordo di Haruki. Intimorita da un metodo tanto drastico e travolta da un insieme di sentimenti contrastanti, la protagonista dovrà mettere in discussione tutte le proprie certezze per ricostruire la propria identità su nuove solide basi. Una raccolta di racconti che segue il percorso di rinascita di Eliana. Otto autori si confrontano con la storia di questa donna fragile ma inarrestabile, che riuscirà a modellare una nuova realtà sganciandosi da un’esistenza basata su appigli esterni e formali e trovando la salvezza nella propria forza d’animo.

AA.VV.
a cura di Raffaella Porreca Salerno 
Nata a Barletta da padre medico e madre curatrice di un’azienda agricola. Dopo il Liceo scientifico si trasferisce a Perugia, dove si laurea in Medicina e Chirurgia, specializzandosi in Anestesia, rianimazione e terapia antalgica. È promotrice di eventi culturali, incontri e seminari con il sostegno dell’AISLO (Associazione Italiana per lo Studio dello Sviluppo Locale). Ha affrontato una competizione politica con un Movimento Civico da lei guidato (ViviBarletta); è anche delegata nel Dipartimento Emergenza Urgenza della ASL BAT. Eletta nel CdA della Cantina Sociale di Barletta, è la prima donna nella storia della città a ricoprire questo ruolo a rappresentanza di circa 400 soci produttori. Con lo pseudonimo di Yurà scrive poesie e racconti e cura un blog (Yurà South Italy Style). È curatrice di questa raccolta cui hanno partecipato, insieme a lei, Raffaella Magliocca, Giuseppe Lagrasta, Paolo Polvani, Francesco Paolo Dellaquila, Virginia Rescigno, Paolo Miggiano e Carmen Palmiotta.

ALI SPEZZATE

Annalisa Durante. Morire a Forcella a quattordici anni

Di Girolamo Edizioni: http://www.digirolamoeditore.com/
Immagine di copertina: Forcella ritratta da Ciro Fusco – Fotoreporter
Prefazione: Gigi Di Fiore - https://www.facebook.com/gigi.difiore
Introduzione: Andrea Orlando – Ministro della Giustizia
Presentazione: Paolo Siani
Postfazione: Alfredo Avella
Genere: Saggio
Pagine: 236
Collana: Linea di difesa - http://www.digirolamoeditore.com/linea-di-difesa/
Mese/Anno di pubblicazione: Marzo 2015
ISBN Libro: 978-88-97050-44-5
Prezzo Libro: € 20,00
Distribuzione: Nazionale

In un Paese normale, quando hai quattordici anni, quello che accade fuori da te, non dovrebbe avere molta importanza. Annalisa Durante, uccisa a Forcella in un agguato di camorra il 27 marzo del 2004, con quello che accadeva nel suo quartiere da circa sessant’anni non c’entrava proprio niente, eppure è stata uccisa e con lei il suo futuro.

Nella storica roccaforte della famiglia camorristica dei Giuliano c’è un conflitto tra clan. Annalisa a questa guerra è estranea. Una sera di primavera viene colpita a morte da un proiettile, esploso ad altezza d’uomo dall’ultimo erede del clan Giuliano.

“Ali spezzate” non racconta solo il crudele assassinio di Annalisa, non si limita a tracciare la geografia di due clan della camorra che da anni si fanno la guerra, ma è anche una lucida analisi dell’abbandono e del degrado sociale e culturale in cui, da più di mezzo secolo, la classe dirigente e politica napoletana ha relegato i quartieri popolari di una delle città più importanti d’Europa. Il libro è il racconto di un’altra rivoluzione partenopea mancata, ma anche dello straordinario impegno di Giovanni Durante, il papà di Annalisa, rimasto a Forcella, per il riscatto culturale e sociale del quartiere.

A TESTA ALTA

Federico Del Prete: una storia di resistenza alla camorra

Di Girolamo Edizioni: http://www.digirolamoeditore.com/
Immagine di copertina: Mercato a Tonezza di Ilario Menegaldo, pittore impressionista - http://www.artetre.it/menegaldoilario/
Prefazione di: Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione
Postfazione di: don Tonino Palmese
Genere: Saggio
Pagine: 217
Collana: Linea di difesa - http://www.digirolamoeditore.com/linea-di-difesa/
Mese/Anno di pubblicazione: Giugno 2012
ISBN Libro: 978-88-97050-12-4
Prezzo Libro: € 18,00
Distribuzione: Nazionale

Il libro racconta la storia di Federico Del Prete, commerciante ambulante ucciso dalla camorra a Casal di Principe il 18 febbraio 2002. Per difendere la categoria dei venditori dei mercati, vessati e taglieggiati dalla camorra, Del Prete aveva fondato il Sindacato Nazionale Autonomo Ambulanti. Nonostante minacce e intimidazioni di ogni genere egli aveva denunciato estorsori e criminali e alla vigilia di un processo contro il feroce clan La Torre, il giorno prima della sua deposizione in tribunale, venne ammazzato.

Del Prete fu cittadino esemplare e coraggioso al quale lo Stato non seppe garantire protezione adeguata se non concedergli dopo morto la medaglia d’oro al valore civile. Questo libro, in una Italia di pavidi, faccendieri, di corrotti e di collusi, restituisce per la prima volta la memoria di un uomo che seppe resistere, e presenta l’azione di quanti, dopo la sua morte, si impegnarono efficacemente nella ricerca di esecutori e mandanti. Con una prefazione del magistrato Raffaele Cantone e una testimonianza di Gennaro Del Prete, figlio di Federico.

QUALCUN ALTRO BUSSO' ALLA PORTA

Dario Scherillo e altre storie di persone vittime della violenza criminale

a cura di Paolo Miggiano e Anna Russo
SpotZone edizioni
Progetto: POR Campania FSE 2007/2013 – asse III "Inclusione Sociale" Ob. Op. G. 8 "Sentirsi Campani: Identità, Sicurezza, Inclusione. Progetto per la Sicurezza e la Legalità".
Immagine di copertina: Strappo
Prefazione di: don Luigi Ciotti
Genere: Racconti
Pagine: 124
Mese/Anno di pubblicazione: Febbraio 2010
Distribuzione: Privata

"... Dario non tornò più dal suo posto qualcun altro bussò alla porta ..." Questa frase, tratta dal racconto di Enza Pettirossi dell'uccisione del figlio Dario, esprime e porta in sé tutto il dolore e la dignità di una madre colpita nel suo affetto più grande. Paolo Miggiano ed Anna Russo ne colgono il profondo significato e raccontano in un libro la storia di Dario Scherillo, per ricostruirne la memoria.

Nasce così l'idea di scrivere questo libro. Un libro che ci consegna uno spaccato impressionante della violenza criminale e camorristica, ma anche uno strumento attraverso il quale ridare dignità al sacrificio di persone ingiustamente dimenticate. Giovani vite uccise dalla violenza criminale o per errore dalla camorra. Probabilmente si tratta di un ulteriore appuntamento con il dolore, ma è allo stesso tempo un momento capace di ridare vita alla memoria, di ritrovarla, per dire ai cittadini, alla società quello che ancora non si è detto.

Il libro si sofferma sui caduti nell'anno 2004, anno in cui, insieme a Dario Scherillo vengono uccisi Francesco Estatico, Matilde Sorrentino, Annalisa Durante, Fabio Nunneri, Antonio Landieri e Gelsomina Verde.

Poi il ricordo di Lorenzo Clemente, marito di Silvia Ruotolo, uccisa nel 1997.

Il libro affronta, inoltre, il tema della memoria, luogo ambiguo sia della nostra anima che della nostra ragione, ma anche luogo dove trovano posto i volti e gli avvenimenti che fanno di cose e persone ricordi indelebili. Non sempre sereni, non sempre dolci da riportare alla mente.

MORIRE A PROCIDA

Ricordo di Antonio e Nina
In collaborazione con l‘omonimo cugino Paolo Miggiano

Edizioni La Meridiana - Barletta
Immagine di copertina: Elicottero distrutto – Foto Eugenio Volpe
Prefazione: Mons. Raffaele Nogaro
Introduzione: Aldo Bulzoni e Roberto Sgalla
Genere: Racconto
Pagine: 104
Collana: Scaffali
Mese/Anno di pubblicazione: novembre 1996
Prezzo Libro: Lire 15,00
Distribuzione: Nazionale

Antonio Raimondo, ispettore della Polizia di Stato, specialista di elicottero e Gaetanina Scotto di Perrotolo, infermiera, il 18 novembre 1995, in una missione di soccorso aereo, hanno sacrificato la loro vita per gli altri.

Dai ricordi dei familiari, degli amici e dei colleghi raccolti in questo libro, emergono le figure umane e professionali di Antonio e Nina. Uno spaccato di vita di due persone semplici, due lavoratori che morendo hanno lasciato un grande messaggio alle generazioni future. Sono stati definiti eroi, forse lo sono davvero.

La loro generosità, i loro sogni, le loro vite d'un tratto sono state spezzate nel turbine di una bufera di vento sul campo sportivo dell'isola di Procida. L'incidente aereo nel quale hanno perso la vita Antonio e Gaetanina pone numerosi interrogativi e tanti dubbi legittimi a cui nessuno ha saputo dare risposta.

Per spiegare il disastro, qualcuno ha chiamato in causa l’imponderabile, ma la ricostruzione contenuta in questa opera va in un'altra direzione. I dubbi e gli interrogativi di questa tragedia hanno portato parenti ed amici di Antonio e Nina a organizzarsi in associazione, per evitare che quanto è accaduto cada nel dimenticatoio e per impedire il ripetersi di altre, simili tragedie.